8-giu-2022 14.15.00 / di Matilde Ricci Matilde Ricci

Sempre più spesso negli ultimi anni si parla di “sostenibilità”: perché è così importante e cosa si intende con questo termine? La sostenibilità può essere definita come la “condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

Un fine, questo, necessario da perseguire, soprattutto alla luce del problema del riscaldamento globale, sempre più avvertito e al quale occorre rispondere in maniera precisa e urgente. Tra le importanti conseguenze dei cambiamenti climatici c’è anche quella che concerne l’acqua: questi infatti incidono sulla sua disponibilità, dal momento che le temperature aumentate determinano lo scioglimento dei ghiacciai e sono responsabili dell’alternanza di brevi periodi piogge abbondanti con lunghi periodi di siccità. Per questo motivo, l’acqua che cade sul terreno arido non riesce ad essere assorbita e finisce per defluire nei fiumi e nel mare invece di ricaricare le falde. Se non si agisce tempestivamente, quindi, imparando a farne un uso consapevole, entro il 2050 il 52% della popolazione mondiale rischia di non avere più accesso all’acqua potabile (fonte Fondazione UniVerde).

Come evitare tutto ciò? Come fare un uso sostenibile dell’acqua?

In realtà, i modi per fare dell’acqua un uso sostenibile e consapevole sono molteplici: vi sono tante piccole accortezze quotidiane (ad esempio chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, preferire la doccia al bagno, utilizzare la lavastoviglie invece di lavare i piatti a mano ecc.) che ci aiutano a non sprecare questo bene prezioso, anzi, indispensabile. C’è poi un altro aspetto, importantissimo: secondo recenti dati del Censis, l’Italia è al primo posto in Europa e al secondo a livello mondiale per consumo di acqua in bottiglia (più del 90% degli italiani preferiscono rinunciare all’acqua del rubinetto a favore di quella in bottiglia). Questo dato è allarmante: un’abitudine che ci costa la produzione di circa 100 kg di plastica a testa annui, dei quali solamente una piccola parte, poco più del 30%, sarà riciclata e rimessa in circolazione. Il resto finisce nell’ambiente, e sai quanto tempo impiega una sola bottiglia d’acqua a decomporsi? 450 anni. Solo da questo si evince che un uso sostenibile dell’acqua parte anche da qui, dal modificare abitudini deleterie e controproducenti per impararne di nuove e più vantaggiose, sotto molti aspetti.

Perché l’acqua in bottiglia?

La prima riflessione che viene da fare è domandarsi come mai così tante famiglie ricorrono all’acqua in bottiglia, invece di sfruttare quella del rubinetto di casa. Sostanzialmente i motivi sono due: poca fiducia nell’acqua del rubinetto, per il timore di un processo di purificazione poco efficace, e per una questione di gusto: spesso infatti il cloro presente nell’acqua della rete idrica (in quantità non nocive e necessario per renderla potabile) la rende poco piacevole di sapore. Quindi? Dobbiamo continuare a danneggiare l’ambiente e favorire il riscaldamento globale? La risposta è no.

Bottiglie di plastica: una scelta poco vantaggiosa

Decidere di bere acqua in bottiglia non rappresenta la scelta migliore per più di un motivo. Innanzitutto, chi non ha abbastanza fiducia nell’acqua del rubinetto per berla, è bene sappia che, in realtà, è quella sottoposta a più controlli e quindi più sicura in assoluto. L’acqua in bottiglia, al contrario, una volta imbottigliata non viene più controllata e inoltre potrebbe non essere così salubre, dal momento che il PET, materiale di cui sono fatte le bottiglie, se esposto alla luce del sole rischia di deteriorarsi, con la conseguente migrazione di microparticelle nell’acqua che andremo a bere. Chi può essere certo della corretta conservazione delle bottiglie per tutta la durata dell’iter, dall’imbottigliamento al trasporto, allo stoccaggio nei negozi? Pensiamo poi anche al gravissimo problema dell’impatto ambientale: l’acqua in bottiglie di plastica finisce per inquinare non solo a causa del grande quantitativo di plastica che non verrà riciclato, ma anche durante il trasporto su strada, attraverso le emissioni di gas di scarico e polveri sottili.

Alternative per un uso sostenibile dell'acqua

Per iniziare subito a fare dell’acqua un uso sostenibile, a cominciare da quella che beviamo, le alternative alla plastica sono sostanzialmente tre: l’acqua in bottiglie di vetro, l’acqua del rubinetto oppure l’erogatore domestico.

La prima soluzione, ossia l’acqua in vetro, se è vero che elimina il problema della plastica, ha l’inconveniente di essere decisamente scomoda. Sia per una questione di trasporto (dal negozio alla macchina e da questa a casa) che per lo spazio necessario allo stoccaggio in casa. Resta poi il problema dell’inquinamento, dal momento che anche l’acqua in vetro necessita di trasporto su strada, con le conseguenti emissioni di gas di scarico nell’aria e quello di costituire uno spreco, un costo in più, quando invece possiamo avere acqua potabile ogni volta che vogliamo e che già paghiamo. Se però il sapore dell’acqua del rubinetto proprio non ci piace, o semplicemente preferiamo acqua leggermente frizzante o gasata, ecco che l’erogatore domestico si rivela l’alternativa in grado di soddisfare ogni necessità, con indiscutibili vantaggi sia sul piano del risparmio economico che di un consumo sostenibile di questa importante risorsa che è l’acqua

L'erogatore domestico per fare un uso sostenibile dell'acqua

I vantaggi di un erogatore domestico non riguardano solo l’ambiente e possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

  • Consumi l’acqua del rubinetto, per cui non dovrai spendere un centesimo in più, per bere
  • Migliora il gusto dell’acqua rendendola buona
  • Non dovrai più caricarti casse di acqua in macchina e potrai fare a meno di occupare dello spazio in casa per conservare le scorte di acqua
  • Dai un taglio netto al consumo e quindi alla produzione di rifiuti di plastica, a tutto beneficio dell’ambiente

 

Puoi fare anche tu la parte per la lotta contro l’emergenza climatica, a cominciare dall’uso sostenibile dell’acqua, in casa. Decidi di dire addio allo spreco di denaro e a tutti quei comportamenti deleteri per la salute nostra e dell’ambiente che ci circonda.

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Categorie: Erogatori d'acqua

Matilde Ricci

Scritto da Matilde Ricci