18-giu-2021 12.38.00 / di Matilde Ricci Matilde Ricci

Cos’è l’acqua affinata e perché affinare l’acqua? Non tutti hanno piena consapevolezza della qualità dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti. L’acqua del rubinetto è potabile e qualitativamente adatta all’uso alimentare: ciò significa che può essere utilizzata per cucinare e, soprattutto, per bere. Per acqua affinata si intende acqua del rubinetto “migliorata”.

Acqua del rubinetto e acqua potabile

 

Dal sito del Ministero della salute: “Un’acqua è definita potabile quando non contiene microrganismi e parassiti né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Inoltre, l’acqua deve possedere caratteristiche organolettiche accettabili per il consumatore, tra cui limpidezza, trasparenza, assenza di colore e odori anomali”.

La tecnologia degli acquedotti è molto migliorata negli ultimi decenni, progredendo di pari passo alle normative che hanno imposto di garantire in ogni momento la qualità delle acque erogate dal servizio idrico proprio per la maggior tutela della salute pubblica.

Come esito delle innovazioni, dai nostri rubinetti oggi esce acqua di buona qualità utilizzabile sia per cucinare che per bere.

 

Perché affinare l’acqua potabile

L’acqua del rubinetto può avere uno sgradevole sentore dovuto alla presenza di cloro, sostanza disinfettante utilizzata per il trattamento dell’acqua di rete e per mantenerla priva di cariche batteriche. È possibile risolvere questo problema legato alle caratteristiche di odore e sapore dell’acqua con tecnologie per l’uso domestico oppure studiate per gli uffici. Anche le attività di somministrazione, come bar, locali, hotel, ristoranti e più in generale classificate come Ho.Re.Ca possono servire acqua affinata.

I vantaggi dell’affinazione:

  • Si utilizza l’acqua del rubinetto, controllata e analizzata quotidianamente dalle aziende acquedottistiche e dalle Ulss.
  • Si tagliano i costi economici di approvvigionamento: l’utenza domestica risparmia centinaia di euro all’anno (dipende ovviamente dal numero di componenti della famiglia), mentre l’utenza professionale risparmia molto di più.
  • Non si è più costretti a fare i conti con la scomodità: i pacchi di bottiglie ingombrano (molto) sia a casa che nei locali dove serve proprio un locale apposito per conservare tutte le scorte.
  • Si fa una scelta orientata alla sostenibilità ambientale, perché utilizzando l’acqua del rubinetto si riduce la produzione di rifiuti di plastica che rappresentano un’emergenza ambientale senza precedenti.

 

Abbiamo tutti, certamente, già sentito parlare di come la plastica sta rovinando gli ecosistemi.

 

Quali impianti servono per migliorare l’acqua del rubinetto.

 

Ci sono vari tipi di impianti o meglio, erogatori d’acqua ma nella quasi totalità dei casi è ideale un impianto a microfiltrazione.

Qui abbiamo fatto un confronto con gli impianti a osmosi inversa per capire qual è l’impianto più adatto. 

L’erogatore a microfiltrazione ti permette di avere istantaneamente acqua fresca, anche frizzante in base ai gusti, salubre e soprattutto buona da bere o da utilizzare per la preparazione di caffè, tè e alimenti senza più la necessità di acquistare pacchi ingombranti.

Il tema della consapevolezza delle scelte d’acquisto, soprattutto quando ci sono di mezzo beni primari come gli alimenti e l’acqua, è sempre più attuale e importante.

Per aiutarti a fare chiarezza sull’acqua, abbiamo scritto questa guida: clicca qui sotto per scaricarla gratuitamente.

scarica la guida erogatori

 

Categorie: Erogatori d'acqua

Matilde Ricci

Scritto da Matilde Ricci