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Bonus erogatori d'acqua, come richiederlo

Scritto da Matilde Ricci | 9-mar-2022 7.26.59

L’ultimo rapporto del Wwf è stato chiaro: entro il 2050 (meno di 30 anni!) la plastica sversata negli oceani quadruplicherà. È proprio l’inquinamento da plastica una delle minacce più significative ma anche più sottovalutate, basti pensare che ad oggi la massa di tutta la plastica prodotta è il doppio della biomassa degli animali terrestri e marini. Ma attenzione, l’Ong ci aiuta anche ad inquadrare correttamente il problema: la soluzione non è tanto nel ripulire, quanto nella prevenzione. È fondamentale iniziare a fare della plastica un uso più coscienzioso, eliminandola ovunque sia possibile. Una mano in tal senso ci viene data anche dal Governo: la Legge di Bilancio 2022 conferma e proroga il Bonus Idrico, definito anche Bonus acqua potabile. Scopriamo di cosa si tratta e come fare per ottenerlo.

Il comma 713 dell'art 1 della Legge di Bilancio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, proroga al 31 dicembre 2023 l’operatività del credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile. Il Bonus Idrico, o bonus acqua potabile, ha come scopo quello di favorire il consumo di acqua potabile dal rubinetto di casa, evitando quindi l’uso di bottiglie di plastica. La richiesta del bonus è accessibile a tutti, senza distinzioni di fasce ISEE. Ecco tutte le informazioni utili al riguardo.

Che cos’è il Bonus erogatori d'acqua

Il bonus acqua potabile è un credito d’imposta del 50% (finalizzato alla razionalizzazione dell’uso dell’acqua e alla riduzione del consumo della plastica) sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di

  • filtraggio
  • mineralizzazione
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare

finalizzati a migliorare qualitativamente le acque per il consumo umano erogate da acquedotti. Il credito è relativo alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.

A chi spetta il bonus idrico

La richiesta per il bonus può essere fatta da chi acquista un erogatore.

  • persone fisiche
  • soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa;
  • enti non commerciali, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e gli enti del terzo settore.

A quanto ammonta il bonus per l'acqua

L’importo massimo delle spese su cui calcolare il bonus è di

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
  • 5000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Ma attenzione! Il tetto massimo di spesa previsto dalla Legge di Bilancio è di 5 milioni l’anno, per i prossimi 3 anni, per cui non è detto che tutti coloro che ne possono beneficiare otterranno il rimborso. L’Agenzia delle Entrate, dovendo rispettare tale tetto massimo, calcolerà l’importo del credito in base alle domande ricevute e ritenute valide. Nel caso in cui il totale dovesse eccedere il limite fissato (5 milioni di euro), la percentuale di bonus potrebbe abbassarsi. Quindi è ancora più importante fare domanda tempestivamente.

Come richiedere il bonus acqua potabile

Per richiedere l’agevolazione sarà necessario documentare la spesa sostenuta con una fattura elettronica oppure un documento commerciale nel quale sia riportato il codice fiscale del soggetto richiedente e comunicare il tutto all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.

Scarica qui Modello e istruzioni per richiedere il bonus

La richiesta può essere presentata anche da un intermediario, e una volta fatta, entro 5-10 giorni verrà inviata al richiedente una ricevuta attestante l’avvenuta presa in carico della domanda.

Scadenza bonus erogatori 2022

Come detto sopra, è necessario inviare la richiesta dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo all’acquisto: per quanto riguarda le spese effettuate nel 2021, la richiesta di agevolazione va presentata dal 1° al 28 febbraio 2022, per quelle sostenute nel 2022 invece, dal 1° al 28 febbraio 2023.

Cumulabilità

L’agevolazione è cumulabile, nel senso che nel caso si voglia installare un erogatore in due diverse proprietà, il bonus è ottenibile per entrambe le spese. L’importante è che la spesa rientri nel limite di 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro per le attività di tipo commerciale, professionale, d’arte, imprenditoriale e gli enti del terzo settore o religiosi.

Il bonus è inoltre fruibile anche da chi, pur non avendo la proprietà di un bene immobile, abbia ad esempio un contrato di locazione, comodato d’uso o affitto. Nel caso invece di comproprietà, il credito d’imposta verrà ripartito tra gli aventi diritto proporzionalmente alle spese sostenute.

 

Riepilogando, per chi non ama il sapore dell’acqua del rubinetto e vuole contribuire alla causa ambientale ed essere parte attiva del processo verso un futuro più sostenibile, l’erogatore d’acqua è davvero una soluzione eccellente: l’acqua risulterà più buona, le spese settimanali per le bottiglie in plastica saranno eliminate, godrai dell’incentivo statale e il pianeta potrà tirare un sospiro di sollievo.

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