Oggi più che mai, il problema dell'impatto ambientale delle microplastiche è di grande importanza e attualità. L'aumento della temperatura globale ci spinge a intervenire il prima possibile per contrastare l'innalzamento delle temperature, riducendo l'inquinamento e cercando soluzioni sostenibili. Ma come si formano le microplastiche, e cosa possiamo fare nella nostra vita quotidiana?
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Aquatic Toxicology, soltanto in Europa, ogni anno, vengono rilasciate 42mila tonnellate di microplastiche che hanno conseguenze dannose per salute ed ecosistemi. Al fine di contrastare questa problematica, il Green Deal si propone di limitare la dispersione di queste sostanze nell'ambiente almeno del 30% entro il 2030.
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Le microplastiche sono particelle di plastica molto piccole, solitamente inferiori ai 5 millimetri, che si sono formate come risultato della frammentazione e della degradazione di oggetti più grandi, come sacchetti di plastica, bottiglie e imballaggi. Queste piccolissime particelle rappresentano una grande minaccia per l'ambiente e la vita marina. La formazione delle microplastiche avviene principalmente attraverso due processi: la frammentazione meccanica e la fotodegradazione.
È fondamentale agire tempestivamente per affrontare questo problema, sempre più urgente. Non spetta solo agli Stati e alla politica adottare soluzioni efficaci per mitigare i rischi, ma ognuno di noi può contribuire in modo significativo.
Ogni giorno, ognuno di noi può fare la propria parte per ridurre la formazione di microplastiche. Possiamo iniziare adottando piccoli gesti quotidiani che però possono fare la differenza.
Ecco alcuni suggerimenti pratici:
Bere l'acqua del rubinetto rappresenta una scelta sostenibile e responsabile per la tutela del nostro pianeta e della nostra salute. Inoltre, è un’acqua che viene sottoposta a continui e rigorosi controlli di qualità e sicurezza da parte delle autorità competenti, assicurandoti così un prodotto potabile e privo di sostanze dannose. Il solo inconveniente è che a volte, a causa del cloro presente per garantire la disinfezione, può avere un sapore sgradevole, quasi medicinale, che rende l'atto di bere poco piacevole. Per risolvere questo problema senza rinunciare ai vantaggi economici e ambientali di questa scelta, la soluzione è semplice: basta installare un erogatore domestico in grado di affinare l’acqua del rubinetto, eliminando eventuali impurità e migliorandone le caratteristiche organolettiche. In questo modo avrai sempre a tua disposizione acqua fresca, buona e leggera da bere.
Leggi questi articoli per approfondire le diverse tipologie di filtrazione e i benefici di un erogatore domestico:
Ogni piccolo gesto conta, e anche le azioni quotidiane possono fare la differenza nel proteggere l’ambiente. Ciascuno di noi ha la responsabilità di preservarlo per le generazioni future, e combattere l'inquinamento da microplastiche è un passo importante verso questo obiettivo.
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