9-giu-2021 14.59.21 / di Matilde Ricci Matilde Ricci

 L’acqua in bottiglia è da sempre parte integrante della nostra vita. 

Siamo cresciuti con le bottigliette d’acqua. I nostri genitori ce l’avevano sempre a portata di mano, nella borsa, in macchina; che andassimo in giro, a scuola, al parco. Era con noi il primo giorno di asilo, la portavamo nello zainetto a scuola e ci ha assistito durante i nostri primi sport. Con il tempo siamo diventati ragazzi e poi adulti, e la bottiglietta ha continuato a seguirci all’università, sulle scrivanie degli uffici e nelle nostre borse. Magari ora abbiamo dei figli e siamo noi ad averla sempre a portata di mano per loro; noi a mettergliela nello zaino e a ricordargli di prenderla prima di andare a giocare o a fare sport.

Oltre ad accompagnarci nel nostro quotidiano, l’acqua in bottiglia è da sempre parte integrante della nostra vita famigliare, delle nostre cucine, sale, tavole da pranzo. Sono sicura che tutti, in un certo momento, ci siamo ritrovati a valutare alternative più “green” e soprattutto più leggere. 

Eppure, molti non hanno ancora trovato una soluzione definitiva e funzionale per sostituire queste pesanti e ingombranti casse d’acqua nelle nostre cucine, sale da pranzo, tavole. L’incubo di ogni spesa, di ogni famiglia, di ogni persona che vive da sola e non può delegare questo noioso compito a nessun altro.

Quindi, come scegliere l’acqua? Quali sono le migliori alternative in commercio?

Acqua in vetro sì o no? 

Sicuramente una valida alternativa è quella di passare all’acqua in vetro e usufruire dei servizi a domicilio che questa scelta può offrire. Il vetro è indubbiamente preferibile rispetto alla plastica, sia per una questione ambientale che per motivi tecnici. Basti pensare a quanto sia comodo il sistema del vuoto a rendere, risparmiando sulle materie e sull’energia per produrre bottigliette di plastica nuove. 

Inoltre, il vetro è in grado di conservare al meglio il sapore dell'acqua, proteggerla in maniera naturale dai batteri e ultimo ma non meno importante: il vetro è un materiale completamente atossico. Infatti, a differenza della plastica che se non conservata correttamente può rilasciare sostanze nell’acqua, il vetro come materiale non è suscettibile a variazioni. 

Purtroppo, il processo di restituzione/sostituzione dei vuoti ha uno svantaggio non irrilevante: la scarsa praticità. Ogni settimana casse d’acqua vanno restituite al fornitore, movimentate di continuo dentro e fuori casa, su e giù per le scale con pesanti carichi.

 

Caraffe filtranti: sono davvero sicure e convenienti?

 

Un’altra tra le soluzioni gettonate è quella di acquistare caraffe filtranti. Si tratta di comuni caraffe in plastica con una sezione in cui viene alloggiato un filtro che si occupa di "depurare" l'acqua del rubinetto, riducendo il contenuto in sospensione. 

Questa scelta ha un prezzo abbastanza basso ma l’acqua filtrata in una caraffa sola non equivarrà mai alla pronta disponibilità di bottiglie (vetro o plastica) che dovremmo comunque tenere a portata di mano e i filtri vanno cambiati molto spesso. Il suo utilizzo potrebbe quindi essere inadatto a contesti lavorativi o ambienti pubblici, ma nemmeno a famiglie in cui si consumano più di due litri d’acqua.

 

Erogatori d’acqua: benefici in casa e in ufficio 

 

Sia per l’ambiente domestico che lavorativo, convertirsi all’utilizzo di un erogatore d’acqua microfiltrata presenta una serie di vantaggi: dal risparmio economico, all’eliminazione totale dei rifiuti di materiale plastico al guadagno in termini di comodità e spazio.

Proviamo solo a pensare quanti rifiuti produciamo al lavoro, tra carta, plastica, toner e i rifiuti elettronici. Il principale obiettivo delle aziende, soprattutto in questo momento, dovrebbe essere quello di limitare il più possibile la produzione di rifiuti che non sono indispensabili. Mentre lo scarto di toner e materiali elettronici è pressoché inevitabile, la porzione di rifiuti su cui si può davvero agire in maniera significativa è la plastica; ed il modo migliore per farlo è iniziando ad utilizzare un erogatore. Leggi qui un approfondimento completo sugli erogatori acqua.

 

Infatti, un erogatore d’acqua collegato alla rete idrica garantisce il massimo della sostenibilità, azzera l’utilizzo della plastica ed elimina del tutto i rifiuti connessi. Tra l’altro, l’acqua proveniente dalla rete idrica viene frequentemente sottoposta a controlli e si presenta di per sé già potabile. Passando attraverso l’erogatore, essa viene migliorata da un sistema di microfiltrazione che toglie il cloro e blocca le particelle che possono essere presenti nelle tubature, garantendo un’acqua sempre limpida, sicura e buona.

Offrendoci una scelta così vasta di modelli che variano dalle dimensioni al design, un erogatore rappresenta soluzioni altrettanto valide anche per l’ambiente domestico. 

Proviamo quindi a pensare quanto il passaggio da un’acqua in vetro o in plastica ad un distributore possa giovare in termini di prezzo, spazio e disponibilità: con un solo tasto sarà possibile ottenere acqua naturale, frizzante, fresca o ambiente per soddisfare tutti i gusti. Non dovrai più ritagliare dello spazio importante da casa tua o dal tuo ufficio e la presenza di un impeccabile elemento di design non farà altro che arricchire e rendere più piacevole l’atmosfera della tua cucina, del tuo ufficio, della tua pausa caffè

E poi, un’acqua migliore rende anche il gusto del caffè migliore! 

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Categorie: Qualità dell'acqua

Matilde Ricci

Scritto da Matilde Ricci