4-nov-2020 12.13.00 / di Matilde Ricci Matilde Ricci

Il mondo del trattamento dell’acqua da bere è vasto: si va dall’affinazione al trattamento, fino alla disinfezione dell’acqua. In questo periodo di grande attenzione verso tutto ciò che è sicuro e sanificato, è lecito interrogarsi anche sulla qualità dell’acqua che beviamo. Cos’è un purificatore d’acqua e serve installarlo?
Virus, sostanze inquinanti industriali, tracce di metalli pesanti, pafs: sono tante le questioni che ci fanno interrogare sul fatto che l’acqua che fuoriesce dal rubinetto sia davvero sicura.


Anche l’acqua incontaminata da scarichi industriali potrebbe rivelarsi contaminata da sostanze naturali che però fanno male al nostro organismo; questo può accadere in base ai terreni e alle rocce che rilasciano particelle della loro composizione chimica all’interno dell’acqua che scorre.


Sul mercato vengono sempre più proposti diversi tipi di impianti per il trattamento dell’acqua che garantiscono livelli di purezza più o meno alti.
Il purificatore viene generalmente associato a un impianto a osmosi inversa.

Si tratta di un processo chimico che, facendo passare l’acqua attraverso membrane semipermeabili, le filtra delle sue impurità lasciando l’acqua praticamente senza impurità. Non solo. I livelli più alti di filtrazione bloccano e scartano anche nanoparticelle che potrebbero essere utili per il nostro organismo, come i sali minerali e le sostanze nutrienti naturalmente contenuti nell’acqua. Approfondisci qui il tema del residuo fisso.


Gli impianti di depurazione a osmosi inversa sono generalmente associati alla sanificazione dell’acqua perché vengono impiegati in tutte le situazioni in cui la fonte dell’acqua non è potabile (usi industriali, pozzi, desalinizzazione dell’acqua marina o salmastra).


Nella stragrande maggioranza dei casi, sia per gli utenti domestici che per gli uffici e tutte le attività che prevedono la somministrazione di acqua, l’osmosi inversa risulta essere un trattamento eccessivo. Questo perché in tutta Italia le aziende acquedottistiche devono garantire acqua potabile al rubinetto, per tutti i cittadini.


Risultando già potabile al rubinetto per legge, l’acqua necessita solo di essere affinata per renderla più buona al gusto e depurarla eventualmente di residui che possono essere presenti nei tubi e all’interno del rubinetto.

L’affinazione è un processo di purificazione meno impattante, che rispetta la naturale concentrazione di sostanze nutritive presenti nell’acqua. Potrà sembrare paradossale, ma l’acqua del rubinetto è più controllata dell’acqua in bottiglia per cui non si corre alcun rischio ad assumerla; anche perché, se ci fai caso, nella preparazione degli alimenti - come ad esempio la pasta - normalmente utilizzi acqua del rubinetto. Qui trovi un approfondimento completo sugli erogatori a microfiltrazione.


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Categorie: Erogatori d'acqua

Matilde Ricci

Scritto da Matilde Ricci