9-mag-2022 10.06.10 / di Matilde Ricci Matilde Ricci

Se parliamo di acqua da bere, a livello europeo l’Italia possiede due primati: siamo la nazione migliore per la qualità dell’acqua del rubinetto e quella che consuma più acqua in bottiglie di plastica. Un vero e proprio controsenso, non credi? Eppure sono dati che rispecchiano perfettamente la realtà. Dal momento che siamo i primi consumatori di acqua in bottiglie di plastica, è opportuno conoscere qualcosa in più su questo argomento. Ad esempio, hai mai fatto caso al numero sotto le bottiglie di plastica? Sai cos’è e cosa ti dice? Vale la pena scoprirlo.

Non esiste solamente un tipo di plastica e ad ogni tipologia corrisponde un trattamento di riciclo ad hoc. Se prendi una qualsiasi bottiglia d’acqua in plastica, noterai che sotto vi è stampato un numero. Questo numero è molto importante perché indica proprio la tipologia di plastica di cui è fatta la bottiglia e sarà utile nei centri di raccolta per separare le diverse tipologie per poter poi procedere al loro riciclo. Vediamo quali numeri è possibile trovare e il loro significato.

Lista dei numeri e significato dei numeri sotto le bottiglie di plastica

Di seguito, tutti i numeri che è possibile trovare stampati sotto le bottiglie di plastica, ma più in generale sui vari tipi di contenitori in plastica, e i materiali ad essi corrispondenti.

  • 1 = PET
    La sigla PET indica il polietilene tereftalato. È un materiale che viene utilizzato per la maggior parte dei contenitori usa e getta, ha la caratteristica di essere leggero e flessibile. Le bottiglie in PET sono pensate per essere utilizzate una sola volta, dal momento che questo materiale, col tempo o in cattive condizioni di conservazione, rilascia componenti dannose per il nostro sistema endocrino.
  • 2 = HDPE
    Questa sigla si riferisce a una plastica caratterizzata da molecole con un’intensità molto elevata. I materiali contraddistinti da questo numero presentano una rigidità maggiore e probabilmente le bottiglie d’acqua con questo numero stampato sono più sicure rispetto alle altre.
  • 3 = PVC
    Un materiale molto conosciuto, il PVC, e si sconsiglia l’acquisto di prodotti in plastica riportanti questo numero, dal momento che è responsabile del rilascio di sostanze chimiche.
  • 4 = LDPE
    L’LDPE è un tipo di plastica flessibile con la quale non si possono confezionare generi alimentari poiché rilascia composti nocivi.
  • 5 = PP
    Il numero 5 indica invece il polipropilene, un tipo di plastica che viene impiegata per confezionare alimenti delicati come ad esempio lo yogurt e i latticini in genere.
  • 6 = PS
    Il numero 6 si trova in genere su piatti e bicchieri di plastica. Indica il polistirene, un materiale che non dovrebbe mai essere esposto a fonti di calore altrimenti potrebbe sprigionare sostanze cancerogene.
  • 7 = ALTRO
    Con il numero 7 vengono indicate tutte le altre tipologie di plastica che non fanno parte alle categorie esaminate sopra.

 

Ora che abbiamo “dato i numeri”, sai come controllare che la plastica che stai utilizzando sia quella giusta. Attenzione però: sei certo che basti questo per essere sicuro di aver fatto la celta giusta? Le motivazioni per cui sarebbe auspicabile usare meno plastica possibile, almeno là dove si può, come nel caso dell’acqua, visto che vantiamo l’acqua migliore d’Europa, sono almeno 3:

  • Ambiente
    Tutte le bottiglie d’acqua che consumiamo vanno ad impattare sull’ambiente in tanti modi: dal consumo energetico e all’emissione di CO2 per la loro produzione (per un litro d’acqua in bottiglia se ne producono dai 173 ai 250 g) all’inquinamento derivante dal trasporto su strada. Inoltre, solamente una piccolissima quantità di PET viene riciclato, la maggior parte delle bottiglie di plastica, una volta svuotate, diventano rifiuti e finiscono nell’ambiente. Ricorda che una sola bottiglia di plastica abbandonata impiega dai 100 ai 1000 anni per biodegradarsi! https://bludrop.bluenergygroup.it/erogatori-acqua-per-casa-la-scelta-pi%C3%B9-sostenibile
  • Salute
    La plastica di cui sono fatte bottiglie d’acqua, pur non contenendo sostanze dannose, è soggetta a degradarsi qualora non vengano rispettate determinate accortezze. In questo caso potrebbe rilasciare sostanze all'interno dell’acqua.

Giustamente, si potrebbe obiettare che il sapore dell’acqua di casa non sempre è gradevole.

Effettivamente il cloro in essa contenuto, a garanzia della sua salubrità, potrebbe non renderla particolarmente piacevole al gusto. Questa però è una problematica facilmente risolvibile senza ricorrere all’acqua in bottiglia: basterà installare un erogatore d’acqua per avere in ogni momento a disposizione acqua “buona”, fredda, gasata, temperatura ambiente, insomma un’acqua in grado di assecondare i gusti di tutta la famiglia. A conferma dei benefici derivanti da una scelta del genere, lo Stato ha confermato e prorogato il Bonus idrico con la Legge di Bilancio 2022, rendendola ancora più vantaggiosa. Scopri in cosa consiste e come richiederlo.

Fortunatamente gli erogatori stanno entrando nelle case, nelle attività e nelle aziende sempre più spesso, conquistando tutti. Qui trovi qualche consiglio utile sugli erogatori:

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Categorie: Erogatori d'acqua

Matilde Ricci

Scritto da Matilde Ricci